
Ph. Piero D’Angelo – Wetware Couture
Out of Fashion e POLI.Design 2023-24
Il futuro della moda passa attraverso la cultura della sostenibilità
IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE anno 2022-23
Direzione del corso: Anna Detheridge, Presidente Fondazione Connecting Cultures
Responsabile scientifico per POLI.design: Federica Vacca, Professore Associato del Politecnico di Milano. Direttore Operativo del Centro di Ricerca Gianfranco Ferré
Durata: Novembre 2023 – Maggio 2024
7 moduli: 2 giorni a modulo, 84 ore complessive
Modalità didattica: in presenza e online, con workshop e visite aziendali
Lingua: italiana, ad eccezione delle lezioni dei docenti stranieri, che saranno in lingua inglese
Quota d’iscrizione: 2.000 € (IVA inclusa)
Inizio delle iscrizioni: 6 luglio 2023
Fine delle iscrizioni: 6 novembre 2023
Titolo rilasciato: attestato di frequenza rilasciato da Connecting Cultures in collaborazione con POLI.design. Digital Badge per la certificazione delle competenze
Frequenza: è richiesta la presenza al 75% delle lezioni per l’ottenimento del certificato
Stage: a fine corso possibilità di apertura stage presso alcune delle aziende partner di Out of Fashion.
Agevolazioni:
– possibilità di rateizzare
– sconto 10% per iscritt* alla Community rén Collective
– sconto 10% per iscritt* CNA
Inaugurato nel 2014, il Corso è realizzato con POLI.Design in collaborazione con CNA e il Centro di Ricerca Gianfranco Ferré. Out of Fashion ha l’obiettivo di formare nuove figure professionali con competenze e conoscenze specialistiche, in grado di orientarsi nel complesso contesto della sostenibilità e di proporre soluzioni attuabili nei diversi settori della Moda.
Il grande tema della sostenibilità viene affrontato in tutti i suoi molteplici aspetti: dalle normative e certificazioni alla tracciabilità e trasparenza della filiera, dalle innovazioni tecnologiche e scoperte in campo chimico e tessile alla responsabilità d’impresa, dall’eco-design al riciclo e upcycling, dall’appropriazione culturale alla relazione con il consumatore.
L’obiettivo di Out of Fashion è la formazione di figure chiave intenzionate a portare nei loro ambiti lavorativi la cultura della sostenibilità, elemento indispensabile per rilanciare il settore TAM (Tessile Moda Abbigliamento) nei mercati del futuro.
Al termine del corso, i partecipanti saranno in grado di orientarsi nel complesso contesto della sostenibilità e di proporre soluzioni attuabili avendo acquisito un know-how per iniziare questo vitale percorso.
Il corso è rivolto a professionisti, quadri, imprenditori emergenti e giovani lavoratori nei settori della moda, del tessile, degli accessori, del retail provenienti da aree funzionali relative a sviluppo del prodotto, design, fashion design, progettazione tecnica, pubbliche relazioni, marketing, e-commerce e comunicazione.
La frequenza al corso è aperta anche a studenti e neo laureati fortemente motivati all’approfondimento delle tematiche della sostenibilità nel loro curriculum studi.
Il corso Out of Fashion è costituito da sette moduli di due giorni al mese, il venerdì e il sabato, per un totale di 84 ore.
Le lezioni si svolgeranno in modalità blended: online tramite la piattaforma Zoom e in presenza con visite in aziende e workshop. Tutte le lezioni saranno in streaming e registrate.
Lingua di erogazione:
I corsi saranno erogati prevalentemente in italiano, ad eccezione delle lezioni dei docenti stranieri, che saranno in lingua inglese.
Titolo rilasciato:
Attestato di frequenza rilasciato da Connecting Cultures in collaborazione con POLI.design e Digital Badge per la certificazione delle competenze.
Per ricevere l’attestato è necessaria la partecipazione al 75% delle lezioni.
MODULO 1 IN PRESENZA & ONLINE – 17/18 NOVEMBRE
LA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ: NUOVI MODELLI DI BUSINESS PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE – Per la ripartenza del sistema moda, le aziende sono chiamate a ripensare e trasformare le proprie priorità tenendo conto sia del cambiamento della domanda da parte dei consumatori, sia degli obiettivi dell’Unione Europea di creare una nuova Europa post-Covid19 più verde, digitale e resiliente, in linea con i 17 SGDs dell’Agenda 2030 e delle più recenti e stringenti normative che la Commissione Europea sta portando avanti per il settore tessile. La nuova regolamentazione “EU Strategy for Sustainable Textiles“ (marzo 2022), affronta temi cruciali per il tessile e la moda quali: l’economia circolare, l’eco-design, il riciclo, il greenwashing, la responsabilità del produttore, la gestione degli stock, la digitalizzazione, i nuovi modelli di business. In questo contesto, la trasparenza della filiera, la circolarità e l’impatto sociale si impongono come fondamentali driver di cambiamento.
MODULO 2 ONLINE – 15/16 DICEMBRE
LA SOSTENIBILITÀ COME PROCESSO: I MATERIALI, LA CHIMICA E LA PRODUZIONE – La sostenibilità dei materiali e dei processi: fibre, tessuti e materie prime utilizzate nell’industria tessile, il loro ciclo di vita e l’impatto ambientale di produzioni e lavorazioni. Analisi di dati statistici sui trend di consumi della domanda mondiale, sfatando luoghi comuni sulle “buone” fibre naturali e sulle “cattive” fibre sintetiche. Non esistono fibre migliori di altre, anzi sono tutte necessarie per vestire oggi quasi 8 e domani 9 miliardi di individui: tutto sta nella modalità di produzione. L’importanza della chimica sostenibile e della ricerca di sostanze più sicure, il controllo dei processi lungo tutta la filiera a tutela dell’ambiente e della salute dei consumatori. Il ruolo dell’innovazione e i materiali del futuro: bioplastiche e biopolimeri, materiali e fibre sintetiche bio-based.
MODULO 3 ONLINE – 19/20 GENNAIO
ETICA E TRASPARENZA: UN VANTAGGIO COMPETITIVO –
I valori fondanti della moda sostenibile: rispetto dell’ambiente, della persona e del lavoro attraverso un’assunzione di responsabilità. Il tema dell’etica nella sua complessità: la tracciabilità della filiera, le opportunità e i rischi della tecnologia blockchain, chemical management system e delle certificazioni, la delocalizzazione e il reshoring, le condizioni di lavoro dei lavoratori e i loro contratti, il nuovo contesto legislativo europeo, la gestione della supply chain in un’ottica di sostenibilità e la valutazione dell’impatto ambientale e sociale lungo tutta la filiera.
MODULO 4 IN PRESENZA & ONLINE – 16/17 FEBBRAIO
DESIGN AFTER DESIGN- Un ribaltamento culturale: dalla spasmodica ricerca del nuovo su cui si è basata l’economia del fashion system alla progettazione di prodotti versatili, durevoli, “Zero Waste”. L’affermazione delle tecnologie di fabbricazione digitale e il (coinvolgimento attivo di una nicchia sempre più ampia di consumatori nella creazione di nuovi modelli di business alternativi alla produzione di massa). L’importanza della cultura digitale per il design virtuale e il risparmio di tessuti. La creazione di strutture aziendali agili basate sul concetto di rete e in grado di attivare processi di produzione on-demand, guidate da designer e manager consapevoli delle nuove opportunità tecnologiche:
MODULO 5 IN PRESENZA & ONLINE – 15/16 MARZO
REUSE, REPAIR, RECYCLE – Full immersion nel distretto di Prato, capitale del riciclo in Europa. Tra gli obiettivi prioritari dell’Unione Europea e dell’Italia per affrontare la sfida del cambiamento climatico vi è la transizione da un’economia lineare a un’economia basata sulle 3 R – Reuse, Repair, Recycle – che consenta di allungare la durata di vita di un prodotto, riducendo il più possibile l’utilizzo di materie vergini, energia e rifiuti. Questa trasformazione per essere reale richiede però un cambiamento strutturale, che coinvolga tutti gli attori della catena produttiva e metta in connessione settori produttivi diversi.
MODULO 6 ONLINE – 12/13 APRILE
I NUOVI LINGUAGGI DELLA MODA SOSTENIBILE – La comunicazione della moda sostenibile: promozione della qualità e della bellezza dei materiali e informazione sui suoi forti contenuti valoriali. Nuovi approcci, nuovo glossario per diverse strategie di marketing. Il ruolo sempre più dominate delle piattaforme social, le figure degli influencer e la loro credibilità. Il fenomeno del greenwashing: come riconoscerlo. Il rispetto delle fonti, la consapevolezza della provenienza culturale dei linguaggi visivi, l’etica dell’appropriazione culturale e la trasparenza della comunicazione nei luoghi del commercio, nelle modalità e nei materiali dei punti retail.
MODULO 7 IN PRESENZA & ONLINE – 24/25 MAGGIO
MADE IN ITALY TRA HERITAGE E INNOVAZIONE – Tradizione e innovazione sono due parole chiave nella cultura della moda sostenibile, valori che il made in Italy nella sua eccellenza, rappresenta da sempre. In contrapposizione alla complessità dell’attuale assetto socio-economico, caratterizzato dalla riduzione dei tempi, intese come velocità di accesso alle informazioni, e di progressivo aumento delle distanze “territoriali” che ha di fatto, mutato la relazione tra produttori e consumatori, la società contemporanea torna a guardare con un rinnovato interesse le realtà locali, ricercando in esse stimoli e risposte ad un modello di vita e di consumo non più soddisfacente. Si assiste, infatti, ad una nuova attenzione verso quelle pratiche e saperi distintivi di produzioni considerate “autentiche” che avviene attraverso la riscoperta di processi tradizionali e la valorizzazione del capitale culturale, che ha portato a guardare in maniera profondamente diversa la relazione globale vs locale.
Una faculty prestigiosa di docenti e professionisti nell’ambito della sostenibilità: tessile e abbigliamento, imprenditoria, economia, architettura, design, comunicazione.
Rita Airaghi, Steering Advisor Centro di Ricerca Gianfranco Ferrè, Politecnico di Milano
Paola Baronio, Giornalista ed esperta di moda sostenibile
Dalia Benefatto, Fashion product innovator
Mariagrazia Berardi, Special Project Coordinator CNA Milano
Mario Calderini, Docente School of Management – Politecnico Milano e Direttore di Tiresia
Sara Cavagnero, Avvocata e Dottoranda di Ricerca, specializzata in Proprietà Intellettuale e Moda Sostenibile
Chiara Colombi, Professoressa Associata, Dipartimento di Design, Politecnico di Milano
Gustavo DeFeo, Ricercatore di materiali ed esperto di misurazione dell’impatto ambientale
Anna Detheridge, Presidente Associazione Connecting Cultures
Janice Deul, Fashion and cultural activist
Erminia D’Itria, Dipartimento di Design, Politecnico di Milano
Silvia Gambi, Giornalista professionista
Isabella Goldmann, Architetta bioarchitettura, autrice, managing partner Goldmann & Partners
Deborah Lucchetti, Presidente Fair e portavoce Clean Clothes Campaign
Alessia Patrucco, Ricercatrice STTIMA (CNR)
Francesca Romana Rinaldi, Direttrice Monitor for Circular Fashion SDA Bocconi School of Management
Martina Rogato, Founder ESG Boutique, consulente e docente sostenibilità
Zoe Romano, Co-Founder WeMake e Serpica Naro
Mauro Rossetti, Procuratore Associazione Tessile e Salute
Giorgia Trasciani, Post-doctoral Researcher, School of Management del Politecnico di Milano, Centro di Ricerca Tiresia, Milano
Alice Twemlow, Research professor, Royal Academy of Art, The Hague (KABK)
Federica Vacca, PhD, Professore Associato del Politecnico di Milano. Direttore Operativo del Centro di Ricerca Gianfranco Ferré
Per partecipare ad Out of Fashion è necessario presentare la propria candidatura inviando una lettera motivazionale alla responsabile del corso Laura Gasparini l.gasparini@connectingcultures.info
Le domande d’iscrizione ad Out of Fashion saranno accettate fino ad esaurimento posti.
Scadenze
Il termine per la presentazione delle domande è il 6 novembre 2023.
Quota d’iscrizione
Il costo complessivo del corso è pari a € 2000 (IVA inclusa)
È prevista un’agevolazione del 10% sull’iscrizione al corso per i soci CNA e iscritti* alla Community di rén collective.
In partnership con In collaborazione con

DICONO DI NOI
“Ero a conoscenza del corso Out Of Fashion da qualche anno e nel 2021 ho deciso di iscrivermi. Da designer impegnata nella produzione cercavo un corso che affrontasse aspetti tecnici della sostenibilità nella moda per integrare le mie conoscenze attraverso gli insegnamenti di professionisti impegnati sul campo. Posso affermare che frequentare Out Of Fashion ha permesso a me e ai miei compagni di corso di approfondire tematiche che vanno dall’utilizzo delle sostanze chimiche nei processi produttivi fino all’appropriazione culturale nella stampa di settore, fornendo un approccio davvero a 360 gradi e di grande valore per intraprendere o continuare un percorso nell’ambito della moda”.
“Mi considero pienamente soddisfatta di aver scelto Out of Fashion. Questo percorso è riuscito a darmi le chiavi di lettura fondamentali per conoscere il tema della moda sostenibile e mi ha permesso di entrare in contatto con tantissime persone che ora reputo fondamentali per la mia formazione e mi ha dato la spinta per andare avanti in questa strada da sola! Complimenti oof! ”
“Mi sento di consigliare il corso di OOF perché oltre ad essere di grande ispirazione ti apre gli occhi. Metti a fuoco aspetti pratici che prima invece rimanevano nascosti nella teoria. Impari a guardare questo mondo con un altro sguardo e soprattutto ti viene voglia di fare, creare, inventare. È stato davvero molto stimolante”
“Il corso OOF mi ha permesso di avere una panoramica contemporanea sulla sostenibilità nell’ambito moda: gli attuali scenari, le nuove ricerche, le prospettive future e le possibilità su cui eventualmente puntare. Un corso completo, che mi ha insegnato principalmente che soltanto tramite la condivisione possiamo lavorare insieme per contribuire ad un sistema moda più cosciente e responsabile.”
“Cercavo un corso di alta formazione sulla Moda Sostenibile e mi sono imbattuto in Out Of Fashion di Connecting Cultures. Poter ampliare la mia conoscenza ed entrare in contatto con i Docenti, Professionisti del settore, è stato molto importante, davvero di forte impatto.
Chiunque stesse cercando un corso del genere, Out Of Fashion è la scelta giusta!”
“Ho frequentato il corso di Out of Fashion 2020-21 con il desiderio di approfondire la mia conoscenza sulla sostenibilità’ e l’economia circolare.
Quello che ho imparato e’ un approccio a 360 gradi su quella che e’ la necessità di trasformazione e la realtà’ attuale dell’industria della moda rispetto a questi temi così’ importanti.
I professionisti che sono intervenuti in ogni modulo sono altamente competenti e capaci di comunicare le loro conoscenze in maniera professionale e molto chiara al tempo stesso.
Mi sono sentita profondamente ispirata dalle loro conoscenze e mi sento ricca di nuovo entusiasmo che mi porterà’ a contribuire con più’ valore nei miei futuri passi professionali.
Il corso è’ stato fatto in modalità’ 100% online, nonostante questo il rapporto umano che si e’ creato tra gli alunni e le organizzatrici del corso ci ha fatto sentire il coinvolgimento di una frequenza in presenza e ci ha unite creando rispetto professionale e in alcuni casi anche nuove amicizie.”
“Sono stata piacevolmente colpita dalla qualità del corso, sia dal punto di vista dei contenuti che dalla grande professionalità dei docenti. In particolare ho apprezzato la concretezza, l’entusiasmo e il sostegno che hanno saputo trasmetterci, invogliandoci ad “agire”.
Proprio nell’ambito del corso è nata la nostra bella avventura, con la creazione di un prodotto in cui mettere in pratica il valore appreso. Grazie a tutti gli organizzatori, che con grande disponibilità e serietà, sono riusciti ad offrirci questa importante formazione.”
Susanna B.
“Questo corso è stato per me un vero e proprio punto di svolta. Non solo mi ha dato la possibilità di approfondire il vasto panorama della sostenibilità, ma anche di conoscere una fitta rete di professionisti competenti e disponibili.
Inoltre ho potuto incontrare tre fantastiche colleghe con cui sto realizzando un progetto il più responsabile possibile, iniziato proprio durante una delle lezioni di OOF e che speriamo di poter lanciare sul mercato nei prossimi mesi.”
Valeria F.
“Per me partecipare al corso di Out of Fashion è stato illuminante sotto tantissimi punti di vista. Ho conosciuto persone bellissime e con tre di esse sto sviluppando un progetto che presto lanceremo sul mercato. Ho incontrato professionalità, organizzazione, stimoli e informazioni importanti e necessarie. Una fonte di ispirazione continua per tutta la sua durata. Lo rifarei senza dubbio alcuno.”
Elisa C.