I nostri docenti
Il ruolo di Rita Airaghi si articola in numerose attività e competenze: organizzazione di eventi, mostre, pubblicazioni e partecipazioni a conferenze. Tutto ciò è reso possibile anche grazie alla creazione di una data base digitale, realizzata con la sua personale supervisione, in cui è organizzato l’eterogeneo materiale che attesta l’opera di Gianfranco Ferré.
Appassionata di moda sostenibile, dedica parte della sua attività giornalistica alla promozione di aziende, brand, fashion designer, iniziative legata alla sostenibilità della moda. È content manager del sito di Out of Fashion e coordina la comunicazione social del corso. È tra gli autori di Fashion Change, il vademecum sulla moda consapevole e sostenibile edito da Connecting Cultures. I suoi contributi: La bellezza della moda sociale: Cooperativa Alice e Sartoria Sanvittore; Intervista a Marina Spadafora; La comunicazione della moda consapevole; Intervista a Nanni Strada, progettista della moda. Dal 2014 ha aperto lamiacameraconvista.com, blog di lifestyle.
E’ durante il periodo in Wrangler che, convinta che i trattamenti sul denim ed i tessuti in generale possano essere più sostenibili ed al contempo avere forte appeal commerciale, che si interessa a nuove tecnologie volte a trattare i capi d’abbigliamento denim con maggiore rispetto per l’ambiente. Queste tecnologie vengono proposte direttamente alla casa madre in America, che decide di finanziare l’acquisto dei macchinari proposti, per mettere a punto lavaggi che consumino meno acqua, meno energia e meno prodotti chimici. Nel 2019 è consulente per il produttore di Denim indiano Arvind Mill LTD e per l’olandese REMO (Recycle Movement) che ha come obiettivo il comunicare in maniera semplice ed efficace al consumatore finale tutte le informazioni su una filiera che deve necessariamente essere trasparente. Il suo focus è quello di collaborare con persone ed aziende dove ci sia volontà di creare la giusta frequenza che apra a dialoghi costruttivi per la creazione responsabile di un prodotto moda sempre più consapevole.
Ha trascorso periodi di studio e lavoro all’estero, vivendo in ambienti multiculturali e sviluppando una propensione per le relazioni internazionali. Grazie ai suoi contatti con l’Estremo Oriente, ha sviluppato capacità di negoziazione per trattare con i rappresentanti locali.
È stato consigliere scientifico del Ministro della ricerca e dell’innovazione e nominato Sherpa del Governo per il G7 Scienza. Le sue numerose pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali trattano diversi temi nel campo dell’innovazione e della finanza a impatto sociale. È stato membro della Task Force del G8 per l’Impatto sociale ed è Presidente del Comitato Scientifico dell’Agenda di Impatto Sociale (il NAB Italia). È attualmente Presidente del Foro per la Ricerca e l’Innovazione di Regione Lombardia. Siede nell’Advisory Board di Unicredit Italia e nel consiglio direttivo di Nesta Italia.
Collabora con diverse organizzazioni dedicate alla moda sostenibile, tra cui la United Nations Economic Commission for Europe e la Union of Concerned Researchers in Fashion. Riveste il ruolo di Law & Sustainability Expert per rén collective.
È membro del corpo docente della Scuola del Design – Politecnico di Milano, dove insegna nel corso di laurea di Design della Moda. I suoi interessi di ricerca riguardano i processi di costruzione di conoscenza e di gestione dei processi creativi e innovazione guidata dal design nelle industrie ad alto contenuto culturale, con una particolare attenzione al settore moda. È autore di pubblicazioni internazionali e consulente per attività didattiche e di ricerca per istituzioni, enti e aziende italiane e straniere.
Nel ’93 è stato insignito nel Regno Unito del “Donald Burton Memorial Prize” per la sua ricerca sulla psicofisica della percezione del colore nel settore conciario, e F.S.L.T.C. (Fellow of the Society of Leather Technologists and Chemists). Nel 2003 è stato autore del primo brevetto di un processo biotecnologico per il settore conciario. Ha partecipato a diversi progetti di ricerca con importanti istituzioni nei settori della misurazione del colore, della luce, della chimica analitica, della concia e dell’ecologia. Professore di “Scienza e Sensibilità del Colore” presso Polimoda (Firenze), e attualmente nel master “Green Leather Manager” presso l’ITS Cosmo Arzignano, Vicenza. E’ delegato italiano ai comitati CEN TC 289 WG1 / IULTCS -IUC Leather), Presidente del comitato Internazionale di Normazione ISO-IULTCS-IUF, Convenor del Comitato Europeo di Normazione CEN TC 289 WG3 (prove di solidità della pelle), e membro del comitato esecutivo della IULTCS (Unione Internazionale delle Società di Chimici e Tecnici del Cuoio).
L’agenzia di ricerca ha un approccio interdisciplinare e culturale ed è impegnata nell’innovazione sociale, un approccio globale alla cultura attraverso un metodo di ricerca basato sul lavoro nella sfera pubblica. (www.connectingcultures.info). Ha insegnato in diverse università e scuole, tra cui l’Università Bocconi di Milano; la Facoltà di Disegno Industriale del Politecnico di Milano; l’Accademia di Brera, SAIC, l’Art Institute di Chicago. Ha scritto per le seguenti riviste: L’INDICE, Estetica, Prometeo, Domus, Il Giornale dell’Arte, Il Globo, 24, Abitare, Specchio, Ottagono, Economia della Cultura, Tafter. Il libro più recente “Scultori della Speranza, l’Arte Nel contesto della Globalizzazione” (Einaudi 2012).
Lo fa attraverso la sua piattaforma ispiratrice “Diversity Rules”, insieme a talk, seminari, conferenze, articoli editoriali, apparizioni nei media e come membro dei comitati consultivi per l’Art Council di Amsterdam e il Council for Culture olandese. È una delle autrici di Little Black Hair Book, libro che condivide le storie sui capelli “Afro Dutch” e attualmente sta co-scrivendo un manuale per un settore della moda più inclusivo (in uscita il prossimo settembre). Inoltre, Janice Deul sta co-curando una mostra di moda, presso il Centraal Museum di Utrecht, che affronta in particolare l’appropriazione culturale, la rappresentazione di donne di colore e altri argomenti in cui è specializzata.
Si occupa del rapporto tra design e processi produttivi all’interno del settore moda, con attenzione allo studio della sua filiera a supporto di una transizione sostenibile.
È direttore dell’IRCAS (Intl. Research Centre for Applied Sustainability) di Goldmann & Partners, struttura di ricerca per l’implementazione della sostenibilità nella gestione immobiliare e nei processi aziendali. Membro dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR), del Consiglio Direttivo dell’Istituto Nazionale di Architettura (InArch) Lombardia, former Leader del Sustainability Topic –BAA Università Bocconi. È direttore responsabile di MeglioPossibile (www.megliopossibile.it), quaderno dell’IRCAS G&P e regista, da 30 anni realizza per broadcaster nazionali e internazionali documentari e programmi culturali televisivi e radiofonici in materia di architettura. Autrice di numerose pubblicazioni, tiene abitualmente conferenze e lezioni in contesti nazionali e internazionali in tema di sostenibilità, bioclimatica e space management.
Esperta di diritto del diritto del lavoro, diritti umani, diritti sindacali, di economia solidale e globalizzazione. Ha pubblicato per Altraeconomia la guida I vestiti nuovi del consumatore (2010), e cura un blog su huffingtonpost.it
Si è laureata in Biotecnologie Industriali e ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Bioingegneria e Bioinformatica.
E’ docente a contratto per corsi universitari, master e corsi di formazione professionale su fibre tessili e sostenibilità del settore tessile.
https://www.linkedin.com/in/alessia-patrucco-5b244b24/
Nel MAFED – Master in Fashion, Experience and Design Management sta coordinando il corso Managing Sustainability in Fashion.
Scrive per riviste specializzate in tema di CSR/sostenibilità. Collabora come docente a contratto per la LUMSA di Roma, IlSole24ore Business School e l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza. È Co-Fondatrice e dal 2016 Presidente di Young Women Network e Core Member di Human Rights International Corner, l’unica organizzazione in Italia che si occupa verticalmente del tema imprese e diritti umani. Dal 2019 è Head of Delegation di Women20 Italy, engagement group ufficiale del G20 sulla parità di genere e diversity. È stata nominata da Start up Italia come una delle 1000 donne che sta cambiando l’Italia e nel 2020 è tra i change-maker scelti da Papa Francesco per ridisegnare una nuova economia sostenibile.
Ha co-fondato uno dei primi fablab a Milano, WeMake, concentrandosi su ricerca e sviluppo, formazione su e-textiles e gestione di progetti di innovazione sociale digitale finanziati dall’UE.
Ora Procuratore di Associazione Tessile e Salute –Impresa Sociale, in questo ruolo è referente tecnico per la sostenibilità chimica di: Ministero della Salute, N.A.S. e Procure della Repubblica per il controllo degli articoli in circolazione in Italia e l’applicazione del regolamento europeo REACH; Ministero dello Sviluppo Economico e l’ICE Istituto Commercio Estero per la tutela e promozione delle filiere del Made in Italy; Camera Nazionale della Moda Italiana, SMI Sistema Moda Italia, Federchimica, UNIC Unione Nazionale Industria Conciaria per quanto riguarda la realizzazione delle Linee Guida nazionali. Nonché gestore del sistema di ispezione delle filiere produttive alla base della certificazione di Tessile e Salute.
Ha anche lavorato come esperta per organizzazioni internazionali quali UN-HABITAT, ILO, e ICMPD.
Precedentemente, Twemlow è stata a capo del programma di Master “Design Curating & Writing” alla Design Academy di Eindhoven e, prima ancora, è stata fondatrice del corso di laurea “Design Research, Writing & Criticism” presso la scuola di Visual Arts di New York. Twemlow scrive di design per diverse pubblicazioni, incluse Eye, Dirty Furniture, frieze, e Disegno. Il suo libro, Sifting the Trash: A History of Design Criticism, è stato pubblicato da MIT Press nel 2017.
È autore di saggi e articoli scientifici e consulente per attività didattiche e di ricerca per istituzioni, enti e aziende italiane e straniere.