di Lorella Carminati
Sulle rive dell’Adda, affluente lombardo del Po che incontra verso Cremona, c’erano un tempo magnifici opifici. Filande, setifici e linifici e canapifici. Che avventura straordinaria deve essere stata mettere in piedi queste fabbriche quando bisognava inventare nuovi modi di lavorare, progettare sistemi di lavorazione, macchinari per produrre, realizzare tessuti nuovi, preziosi. Chissà che meraviglia deve essere stata fare della filatura un modello di business, vedere quelle pezze uscire di fabbrica e raggiungere mezza Europa, allora un mezzo mondo (lo so, non è stato solo rose e fiori).
Anche nel mio paese c’era un magnifico opificio, io l’ho sempre immaginato così” magnifico”, anche se dentro non l’ho mai visitato e a guardarlo da fuori… .
Comunque per me tessuti e vestiti hanno sempre avuto un che di magico. Sarà il mistero creativo che porta il filo a diventare camicia, abito da sera, maglietta… Ma quale mistero.
Nessuno sulle rive dei Rana-Plaza del Far East, nessuno in questo genere di Fashion business, fast e meno fast.
Ma io non mi arrendo, e non sono solo.
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