di Paola Baronio
Basta con le modelle sottopeso e sotto i sedici anni. Con una comunicazione congiunta rilasciata alla vigilia della FW di New York LMVH e Kering, i due colossi della moda francese che concentrano la proprietà di brand come Gucci, Dior, Bottega Veneta, Louis Vuitton, Saint Laurent, Fendi, Givenchy o Loro Piana hanno definito una “carta comune per il benessere delle modelle e dei modelli” nella quale si impegnano ad “escludere dai requisiti di selezione la taglia 36 per le donne e la 46 per gli uomini. Le agenzie di casting dovranno presentare modelle che vestano almeno la taglia 38 e modelli che non portino meno della 48”. A ulteriore tutela di indossatrici e indossatori, il documento prevede la presenza di uno psicologo/terapeuta durante l’orario di lavoro.
Nelle sfilate e nei servizi fotografici, non potranno inoltre essere ingaggiati modelle e modelli di età inferiore ai 16 anni. Regole restrittive anche per i ragazzi e le ragazze tra i 16 e i 18 anni che non potranno lavorare tra le 22 e le 6 del mattino e dovranno essere accompagnati da un tutore alloggiato nella stessa struttura alberghiera. La carta sarà adottata a partire dalle sfilate SS2018.
Queste misure vengono annunciate dopo le polemiche sulle condizioni di lavoro delle indossatrici che segnarono la Fashion week parigina del febbraio scorso quando durante un casting della sfilata di Balenciaga (gruppo Kering) le modelle vennero chiuse a chiave per tre ore nelle scale di servizio, al buio e senza finestre, in attesa che i responsabili del casting terminassero la loro pausa pranzo. Un episodio che venne denunciato da BoF e che ha dato il via una lunga serie di denunce da parte di modelle vittime di episodi di bullismo, crudeltà e discriminazioni varie.
È la moda, bellezza! Ma anche la moda, come tutta la nostra società, è soggetta a cambiamenti e a processi di consapevolezza. Lenti, ma inesorabili, che mettono i grandi brand davanti alle loro responsabilità. La nuove regole sulle taglie delle modelle sono tra questi.
Scrivi un commento