L’innovazione tecnologica è ormai un fattore decisivo per rendere più sostenibile l’industria della moda, che continua ad essere una delle più inquinanti e impattanti a livello ambientale. Per questo l’organizzazione no profit H&M Conscious Foundation ha lanciato lo scorso agosto il primo Global Change Award: un premio di 1 milione di euro per le idee innovative che, utilizzando approcci tecnologici avanzati, prospettino nuove soluzioni per salvaguardare il pianeta e chiudere il cerchio nel settore della moda.
Alla sfida hanno risposto in tanti: più di 2.700 innovatori da 112 paesi diversi hanno condiviso le loro proposte. Solo 5 progetti, però, sono stati dichiarati vincitori. Lo ha stabilito e annunciato qualche giorno fa una giuria di esperti e ricercatori, tra cui Michael Braungart, Eva Kruse e Franca Sozzani.
Ora il premio di 1 milione di euro andrà diviso tra i 5 vincitori. Come? Lo decideremo noi! Ciascuno potrà votare il progetto più innovativo su globalchangeaward.com entro il 7 febbraio. L’idea che riceverà più voti otterrà 300mila euro, la seconda più votata 250mila euro, la terza, la quarta e la quinta 150mila euro ciascuna. I risultati della votazione saranno svelati il 10 febbraio a Stoccolma durante una cerimonia di premiazione e pubblicati on-line il giorno successivo.
Ecco i progetti:
Il microbo mangia-poliestere: il poliestere è uno dei materiali più utilizzati nella fashion industry, ma anche uno dei più difficili da riciclare. L’idea prevede di utilizzare un tipo di microbo in grado di “digerire” gli scarti di poliestere, così da produrne di nuovo senza perdita di qualità.
Tessuto dalle alghe: un altro progetto intende ricavare fibre dalle alghe per produrre un nuovo tipo di tessuto rinnovabile. Il vantaggio è che questo organismi si rigenerano velocemente e sono facilmente recuperabili in tutte le regioni costiere mondiali.
Tessuto dagli scarti del cotone: l’idea si avvale di una nuova tecnologia, in fase di sviluppo, che utilizza un particolare solvente eco-friendly per degradare gli scarti di tessuto e creare nuove fibre, simili a quelle del cotone, riutilizzabili dalle industrie tessili.
Piattaforma online per il riuso degli scarti tessili: per evitare che i materiali non utilizzati nelle industrie tessili si trasformino in rifiuti, è stato sviluppato un particolare software in grado di raccogliere ed elaborare dati in tempo reale sugli scarti correlati ai processi produttivi. La piattaforma mette in collegamento i produttori con i designer per consentire di reimmettere questi scarti nella realizzazione di nuovi capi.
Tessuto dagli agrumi: dagli scarti della spremitura degli agrumi è possibile ricavare un particolare filato, utilizzabile per dare vita a nuovi tipi di tessuti di buona qualità.
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