di Paola Baronio
Laura Tolfo, ovvero creatività e concretezza. Nonostante abbia molto da dire, Laura affida la sua comunicazione ai progetti che da anni realizza nel campo della moda. L’ultimo, il più importante, si chiama ANIMAdVERTE, una collezione di pelletteria dal design non convenzionale, realizzata con materiali sostenibili: pelle di vacchetta toscana conciata al vegetale e certificata, trattata con estratti vegetali.Zaini e borse molto belle, dal design distintivo dove la pelle prende le forme inedite di origami giapponesi. Anche le borse di ANIMAdVERTE attraverso le pieghe possono infatti ridursi fino a diventare piatte e rientrare nelle buste del packaging realizzato con scarti di lavorazioni del cuoio. Un progetto di moda che è sostenibile sotto molteplici aspetti: ecologico per la scelta dei materiali e delle lavorazioni, etico per la valorizzazione delle competenze artigianali del territorio, funzionale per le soluzioni mirate non solo al risparmio di spazio ma anche all’impiego di materiali destinati a migliorare nel tempo.
Laura ha curato ANIMAdVERTE in tutti i suoi aspetti: dal concept, alla realizzazione, alla comunicazione. Anche il brand è una sua invenzione: deriva dal latino animadvertere e significa osservare, considerare, notare. Un’azione che implica la riflessione sulla sostenibilità e sul design che sottendono il progetto. Ma nel nome c’è anche un gioco di parole sull’elemento del divertimento presente in una collezione che si propone come giocosa, dove le forme si trasformano adattandosi all’utilizzo: le borse diventano zaini, i parallelepipedi diventano piramidi e così via. Geometrie in movimento, come le persone a cui sono destinate: donne attive, spesso in viaggio, che abitano spazi funzionali ma anche dotate di un gusto distintivo e raffinato.
Uno stile che appartiene profondamente a Laura, maturato attraverso gli studi al Politecnico di Milano dove ha ottenuto la laurea specialistica in Design della Moda e consolidato in collaborazioni molto formative, attivate fin dagli anni all’università. “Molto importante è stata l’esperienza con una fashion designer di Bergamo, che mi ha messo in contatto con le realtà legate all’attività di un brand proiettato in un contesto internazionale. In seguito ho lavorato per tre anni a una start-up di accessori dove sono venuta a contatto con tutto il settore legato alla pelle: anche qui ho imparato molto operando sul campo”.
Lo scorso anno Laura si è sentita pronta per lanciare il suo brand: “Mi sono resa conto che le borse sono realizzate assemblando sempre le stesse forme. Ho pensato che ci fosse spazio per esprimere un design distintivo, nuovo. Volevo portare un cambiamento – racconta-. La sostenibilità conferisce innovazione al mio progetto e lo inserisce nel contesto contemporaneo della moda”.
L’altro aspetto che caratterizza ANIMAdVERTE è la produzione artigianale delle borse, realizzate seguendo la tradizione pellettiera toscana. La concia viene effettuata con pigmenti naturali in botte, colorando anche internamente le borse che quindi non hanno necessità di fodere. Ne risulta un prodotto di altissima qualità, dove la pelle diventa sempre più bella con l’uso.
Con le sue borse Laura ha già partecipato a due edizioni di White e Mipel ottenendo riconoscimenti importanti: il brand è stato selezionato tra le migliori 40 start-up italiane da Unicredit Start Lab e ha raccolto l’apprezzamento della buyer Pupi Solari che l’ha selezionato per il progetto The Glamorous.
Dopo la fase di avvio, ora la nostra fashion designer si sente pronta per il decollo. Non sarà sola: a settembre diventerà mamma e dovrà gestire le gioie della maternità con il calendario della settimane della moda. Con l’abituale pragmatismo Laura si sta già organizzando per conciliare tutti gli impegni: “Vorrei prendere parte ad almeno una fiera”, ci confida. Avendola conosciuta meglio non ne dubitiamo: Laura i progetti li sa portare a termine!
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