Anche quest’anno la comunità della moda sostenibile si raccoglie nel ricordo del crollo di Rana Plaza che il 24 aprile 2013 causò la morte di 1333 persone al lavoro per i brand internazionali del fast fashion. Da quella tragedia ha preso vita Fashion Revolution, la campagna internazionale di sensibilizzazione sull’impatto ambientale, economico e sociale generato dalla produzione di abbigliamento. Tantissimi gli eventi nel mondo collegati a Fashion Revolution Week nei quali viene avanzata da parte dei consumatori e attivisti la domanda “Who made my Clothes?”.
In Italia il più importante è in programma il 27 aprile a Torino dove nello Spazio Copernico di Corso Valdocco 2, dalle 9.30 fino alle 20.30 si svolgerà Zeeero: oltre 20 workshop, 4 talk, 1 performance live e moltissimi altri eventi in città e dintorni tutti dedicati a promuovere una moda più etica su scala globale.
Zeeero è il format ideato da rén (reinvent – educate – network), una no-profit nata dall’impegno di dodici ragazze sparse in tutta Italia, accomunate dalla volontà di utilizzare la moda per guidare il cambiamento verso un futuro più sostenibile. Una formazione molto attiva, nata su iniziativa di alcune partecipanti ai corsi di Out of Fashion, tra le quali Francesca Mitolo, presidentessa di ren e a sua volta fondatrice del brand di moda sostenibile Teeshare.
Lettera dopo lettera, nel corso della giornata Zeeero mostrerà i grandi temi richiamati dalle 3 ‘e’ del suo nome, dall’economia circolare (Economics, Economia), passando per impatto ambientale (Environment, Ecologia) e sociale (Equity, Equità sociale).
L’evento sarà inaugurato da un intervento via skype di Marina Spadafora, designer di moda etica, tra le docenti di Out of Fashion e coordinatrice di Fashion Revolution Italia.
Moltissime a Zeeero le testimonianze delle realtà e delle personalità virtuose impegnate nella moda etica e sostenibile: da Darin Hachem, con il suo Made in Italy dal sapore multiculturale, a Rifò, startup di capi e accessori da lana, cashmere e denim rigenerati, a Berto Industria Tessile, fiore all’occhiello della filiera italiana del denim, a Lucia Rosin e la sua competenza pluriennale in Meidea, spazio multifunzionale di ricerca a metà fra l’atelier di moda e lo studio di consulenza, e ancora Wami, la startup con la missione di garantire a tutti il diritto all’acqua potabile finendo con i cofanetti green di MyBeautyBox, leader nel mercato delle mistery box dedicate al beauty. In serata è prevista la performance di Sara Conforti, Presidente hoferlab ass. cult. e attivista Campagna Abiti Puliti.
Tra gli ospiti speciali, Zeeero annuncia Myra Jackson, Focal Point delle Nazioni Unite per il Cambiamento Climatico, che, oltre alla denuncia sui danni dell’industria tessile, una delle più inquinanti del mondo, racconterà le azioni intraprese per mitigarne gli impatti, come la recentissima Alleanza per la Moda Sostenibile, lanciata pochi giorni fa dall’ONU a Nairobi. Pioniera del cambiamento, sarà presente a Torino una delle realtà più influenti al mondo, il Centre for Sustainable Fashion di Londra, impegnata da oltre dieci anni per la sostenibilità nella moda, rappresentata da Francesco Mazzarella.
Come avete capito, il programma di Zeeero è ambizioso e molto ricco. Insieme alla indicazione del link dove potete trovare l’elenco completo degli eventi, vi segnaliamo il workshop Come Progettare un Rammendo di Abitario, il collettivo creato dalla designer Denise Bonapace. A seconda del capo e del suo proprietario, Denise Bonapace e le makers vi seguiranno passo passo nel ridare uso e fruibilità al vostro maglione preferito. Verrà mostrato un inventario di rammendi realizzati con diverse tecniche, suggerendo quale usare. In seguito le makers seguiranno ed istruiranno l partecipanti al workshop, affinché possano procedere autonomamente al rammendo.
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