Dopo il mix and match degli ultimi anni, è di grande tendenza lo stile minimal. Un ritorno al concetto di essenzialità con la scelta di capi iconici che – sorpresa! – sono sicuramente nei nostri armadi o che possiamo facilmente trovare nel mercato di seconda mano. I consigli di stile di Cecilia Cottafavi, esperta di moda vintage
di Cecilia Cottafavi
Lo segnala anche Tagwalk, il motore di ricerca dedicato al mondo della moda: si sta rapidamente affermando un incremento sostanziale di uno stile minimal, con il 32% di stilisti che propongono look semplici ed essenziali, dai colori neutri.
Insomma un deciso ritorno ad uno stile pulito e libero da inutili fronzoli: il famoso ‘less is more’ diventato popolare a partire dagli anni ’90 e mai definitivamente tramontato nonostante la rutilante proposta di nuove tendenze che hanno affollato le passerelle in questi primi decenni degli anni Duemila.
Certamente il minimalismo non è l’unico trend della stagione: va sempre forte la denim culture con outfit ‘total denim’, gli abiti crochet continuano a spopolare, così come gli slip dress e tutti i capi ispirati alla lingerie. Tornano di moda anche le borchie che quest’anno troviamo su tutti i sandali mentre sono stabili le giacche trapuntate, i capi semi-trasparenti e il cut obliquo utilizzato in particolare per il beachwear.
Anche in questa occasione ci corre in aiuto la nostra grande passione per il vintage, un orientamento condiviso da tanti giovani della Gen Z che per lo shopping ricercano capi di seconda mano che hanno ispirato i designer contemporanei ma più abbordabili dal punto vista economico .
Uscendo dalle logiche del capo del momento, a noi però questo ritorno a uno stile essenziale piace particolarmente, perché al di là dell’effetto novità o nostalgia che può generare in chi lo indossa, troviamo che il “less is more” potrebbe essere la premessa per una filosofia che dalle scelte del nostro guardaroba si estende a stili di vita più consapevoli, più concreti, più sensibili agli sprechi.
Riflettendoci, un trend di questo tipo, contrariamente agli altri che hanno segnato le nostre precedenti estati non stimola la corsa all’acquisto ma semmai ci invita a liberarci dal superfluo che già abbiamo: il famoso cambio di stagione non può quindi che prevedere una sessione intensa di decluttering.
Il processo di eliminazione del superfluo ci dà anche la possibilità di vagliare con maggiore attenzione nel nostro armadio portando alla luce dei capi che abbiamo magari considerato troppo semplici e neutri per guadagnarsi fino ad ora un posto in pole position nei nostri nuovi outfit.
Ovviamente anche uno stile semplice ed essenziale come quello minimal, è definito da una serie di pezzi must have che però abbiamo sicuramente già nell’armadio. Si parte dai classicissimi: la camicia bianca e quella a righe, oversize, un po’ maschile; i tubini, sia in versione abito che gonna, stretti esaltano le forme restando sempre eleganti. Si passa poi alle canottiere a costine, in particolar modo quella bianca che, da quando è stata vista alle sfilate di Prada nel 2022, non ci siamo più tolte dalla testa. E poi le polo, i pantaloni a gamba larga, le borse mini a spalla e le scarpe slingback.
Fortemente connesso al trend less is more – se non addirittura sovrapposto – è di gran moda il Quiet Luxury, un modo di vestire minimal che si ispira al lusso di coloro che non vogliono – e non hanno bisogno – di esibire loghi o eccessi ma indossano capi che, sebbene costosi, sono definiti da uno stile discreto e non ostentato. La sua popolarità è abbinata all’Old Money, un concetto che richiama le famiglie aristocratiche e nobiliari che da generazioni si distinguono per ricchezza e prestigio. Un trend che ha spopolato sui social, in particolare Tiktok dove, tra balli e scherzi, la moda è sempre più protagonista. L’old money core, l’estetica legata a questo stile, totalizza miliardi di visualizzazioni.
Il Quiet Luxury è massimamente rappresentato nelle serie televisive in grande ascesa come Succession in cui i protagonisti, una famiglia multimiliardaria, prediligono un abbigliamento costoso ma semplice e monocromatico, sui toni del beige e del grigio, secondo uno stile che esemplifica perfettamente il trend quiet luxury.
Al di là delle tendenze del momento, le scelte minimaliste che puntano all’essenzialità, al less is more, giocano sicuramente a favore della sostenibilità nella moda. Perché, come già abbiamo introdotto sopra, possono orientare verso la consapevolezza, a una riduzione del consumo e delle spese, verso la creazione di un armadio ( e uno stile) ben strutturato e senza tempo, con capi classici ed evergreen.
Certo, sono scelte da portare avanti anche con il desiderio di affermare se stess* e quindi bisogna stare attenti non conformarsi troppo, trovando nel minimalismo una modalità di espressione della propria personalità. Come? Anche attraverso gli accessori che sono sempre i grandi protagonisti di un guardaroba vintage.
Quindi quest’estate, per essere alla moda, solo shopping in direzione vintage. E non solo nelle grandi città ma anche nei mercatini dei paesi. Buone vacanze!
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